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ANSELM KIEFER – Palazzo Ducale – Venezia

 

Per celebrare i 1600 anni dalla fondazione di Venezia, non poteva esserci artista più adatto di Anselm Kiefer: a cura di Gabriella Belli e Janne Sirén, la mostra a Palazzo Ducale è uno degli appuntamenti da non perdere per provare l’ebbrezza – ormai sempre più rara nell’arte contemporanea – di un vero effetto wow. Piaccia per la sua spropositata carica materica e visiva, per quella potenza un po’ sadica ma pienamente in controllo che sembra torcere il limite della pittura, o non piaccia per gli stessi, identici motivi, l’arte di Kiefer rappresenta un momento di non ritorno, più che di arrivo.

Entrare in un ambiente sovraccarico come quello della Sala dello Scrutinio, in confronto con le 33 tele monumentali del soffitto e con la cornucopia di apparati decorativi che ancora emanano la potenza della Serenissima, sarebbe una impresa impossibile per qualunque artista contemporaneo vivente. Ma non per Kiefer che, con il suo ciclo di enormi dipinti creati appositamente per questo progetto nel corso del 2020 e 2021, riesce a misurare la capacità espressiva dell’architettura di Palazzo Ducale e della sua enorme storia, con impeto monumentale e spiccatamente mitteleuropeo di una pittura che, ormai, non riguarda più l’atto del dipingere ma quello dell’irrompere. D’altra parte, Gesamtkunstwerk, l’arte totale, che circonda e coinvolge sensi e spazi, è un mito sempre attivo.

I riferimenti filosofici e letterari sono sempre stati centrali per la comprensione del lavoro di Anselm Kiefer. La mostra prende il titolo Anselm Kiefer. Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce (Andrea Emo) dalle parole del filosofo veneto Andrea Emo (1901-1983), i cui scritti Kiefer ha incontrato per la prima volta sei anni fa. Il metodo artistico di Kiefer ha infatti profonde consonanze con il pensiero filosofico di Andrea Emo.

Nell’installazione a Palazzo Ducale Anselm Kiefer riflette inoltre sulla posizione unica di Venezia posta tra il Nord e il Sud e sulla sua interazione tra Oriente ed Occidente trovando connessioni altrettanto significative tra queste differenti culture, la storia della città e il testo dell'opera tragica di Goethe, Faust: Seconda parte (1832).

“A volte succede che ci sia una convergenza tra momenti passati e presenti, e quando questi si incontrano si sperimenta qualcosa di simile all’immobilità nell’incavo dell’onda che sta per infrangersi. Avendo origine nel passato ma appartenendo in fondo a qualcosa di più di esso, questi momenti fanno parte tanto del presente quanto del passato, e ciò che generano è importantissimo” A. Kiefer

 

 

 

 

Palazzo Ducale – Piazza S. Marco 1 - Venice - Italy
March 26th – Oct 29th, 2022

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